“Un topo nel fiasco”. L’arte “ossessiva” di Renzo Rossotti.

Posted on marzo 21, 2013

0



Un topo nel fiasco_CronacaQui 21032013_Scacchi

 

Un topo nel fiasco_CronacaQui21032013_Scacchi

Un topo nel fiasco (Renzo Rossotti; Editrice Il Punto – Piemonte in Bancarella, Torino 2012; pp. 208, € 12), recensito su CronacaQui, 21 Marzo 2013

L’arte “ossessiva” di Renzo Rossotti

“Un topo nel fiasco” (Il Punto, 2012) è una spy story firmata da un autore eccezionale: Renzo Rossotti. Classe 1930, Rossotti ha al suo attivo quasi settanta titoli tra saggi, racconti e romanzi. Giornalista, si trovò a contatto con molte figure di spicco a livello mondiale tra cui Chaplin, Walt Disney, Duke Ellington, John Lennon; come inviato seguì spesso Papa Giovanni Paolo II nei suoi viaggi. Rossotti ha sempre avuto molteplici interessi inclusi il mistero, le storie di spionaggio e la filatelia. Quasi tutte le sue opere mostrano una passione viscerale per Torino, come quelle edite da Newton Compton (da citare, almeno, “Curiosità e misteri di Torino”, 1992) dedicate ai segreti, i palazzi, le strade e le piazze della città sotto la Mole; ha inoltre riportato fatti di cronaca nera in più di un’antologia pei tipi de Il Punto e per Fògola sono usciti molti suoi romanzi gialli. Rossotti è stato insignito nel ‘92 del Premio San Giovanni che onora i torinesi più illustri. “Un topo nel fiasco” inaugura una nuova stagione della narrativa rossottiana. La trama avvince fin da subito, i pezzi del mosaico narrativo s’incastrano tra loro dando consistenza a una storia che si svela a poco a poco e in cui l’ossessione per la pittura degli Impressionisti sembra la leva per innescare una serie di eventi tanto inusitati quanto inquietanti. Non mancano intrighi, omicidi, messaggi criptati, agenti segreti; spicca su tutti la figura di Oleg Kozlov detto il “giocattolaio”, forse affetto dalla Sindrome di Thorndike secondo cui l’arte potrebbe ispirare una «frenesia non arrestabile» scatenando conseguenze catastrofiche. Da Torino a Nizza e poi di nuovo a Torino, il Dottor G. (colui che narra all’autore la vicenda) cerca di risolvere un caso intricato che va ben oltre il semplice omicidio. Renzo Rossotti ci dona un’invenzione letteraria ricca di colpi di scena, incalzante e capace di appassionare anche chi non è avvezzo a questo genere narrativo. Per saperne di più, http://www.renzorossotti.it

Mauro Scacchi

Note a margine: Il libro Un topo nel fiasco è il primo di una collana de Il Punto espressamente dedicata al grande scrittore, chiamata “Rossotti in giallo”. Rossotti, in questo come in altri suoi lavori, riprende un genere, lo spy story, che molti non sanno essere nato in Piemonte. Prima di ogni 007, prima quindi di un Flaming o anche di un Ludlum  (il creatore di Bourne), nel 1877 un avvocato veronese trapiantato a Torino, Giuseppe Alessandro Giustina, pubblicò L’Agente Segreto; si trattava del primo romanzo giallo ante litteram, come osserva Rossotti nella sua prefazione a Un topo nel fiasco. Le storie di spionaggio propriamente dette, quindi, hanno avuto origine in Piemonte, a Torino. Rossotti è il degno erede di questa tradizione letteraria, il che non è poco.

Un topo nel fiasco_CopertinaRenzo Rossotti

 

Posted in: CRONACAQUI (TO)